Senza nessuna speranza,
anche senza nessuno grande problema,
vedo la gente passare
di fronte a me;
i bambini con i motorini,
la camorra, la sua prepotenza che tanto me piace,
la spazzatura e le mosche
volando, girando
tra la merda e l'armonia.
Pazza città, pericolo costante;
Dio abita qui come un tsunami,
Dio sa che qui la strada sempre si muove
e gli attimi si perdono
come il giorno che sempre
avanza,
come il sole che sempre sta
solo.
Oggi ho saputo che l'acqua non
può correre per la mia faccia,
oggi ho saputo che ho perso
tutta la mia bravura.
Mi sento vuoto.
Credo che bisogno un nuovo movimento,
lasciare il silenzio in pace,
partire fine a un destino assurdo,
bianco come la felicità.
Sto pensando in te,
mia sorella strana,
mia madre qui.
Sto pensando in te,
forse amando, forse odiando.
Non lo so, ma e meglio non saperlo.
Adesso, però, il vento viene
e me muove lentamente
per la camera,
il vento viene
e me porta fuori di me.
La vitta è un giro casuale,
una tempesta bellísima,
ma ora desidero
camminare
diritto
e non so
dove cazzo
voglio andare.
Quintí Casals
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